Si, sono proprio qui, il sabato pomeriggio, a destreggiarmi tra photoshop, indesign, instagram e qualsivoglia diavoleria, mentre potrei essere benissimo sul divano in panciolle a divorare l'ennesima serie coreana. E invece..no! Ho avuto l'idea geniale che aspettavo da giorni e non posso farmela sfuggire, ma soprattutto ho una voglia pazza di mettere giù le idee e vedere il risultato. È mai capitato anche a voi?
Nel mondo dei professionisti, in particolare per i designer creativi, la libertà di decidere quando lavorare può essere sia una benedizione che una maledizione. Inizialmente, sembra fantastico poter gestire il proprio tempo senza restrizioni, magari riuscendo ad arrivare a quell'idea geniale che aspettavi da tanto, proprio mentre ci si sta rilasando davanti a Netflix. Di contro, questa libertà può facilmente trasformarsi in una scelta sbagliata di gestione del tempo, spingendo i creativi agli estremi: o lavorare eccessivamente o non farlo affatto.
Lo sappiamo tutti che la creatività non segue un orario fisso. I designer, in particolare, non possono pianificare quando un'idea illuminante si presenterà. Potrebbero essere in una sala riunioni, sotto la doccia o, sì, persino in una spa. Ecco il paradosso: mentre non si può pianificare quando arriverà l'ispirazione, bisogna comunque affrontare la pressione di rispettare scadenze e completare lavori pratici come i disegni preparatori, le presentazioni ai clienti o i post sui social.
È facile ritrovarsi a pensare al lavoro in qualsiasi momento della giornata, proprio perché l'ispirazione non segue le regole. Il lavoro diventa un costante sottofondo, un flusso incessante di idee e concetti che si sviluppano in ogni angolo della mente. Il concetto di "fine della giornata lavorativa" diventa un concetto astratto, poiché il lavoro creativo è intrinsecamente connesso al pensiero costante e alla contemplazione.
Per chi fa lavori creativi e lavora in proprio, le sfide sono molte. La necessità di bilanciare la libertà creativa con la necessità di rispettare scadenze e fornire risultati tangibili può essere impegnativa. Tuttavia, proprio in questo equilibrio precario, emerge la passione come catalizzatore per superare ogni ostacolo. La passione è ciò che consente ai creativi di persistere, di affrontare il flusso costante di idee senza sentirsi sopraffatti. È il motore che alimenta la dedizione al proprio lavoro, anche quando i confini tra lavoro e tempo libero si sfumano. La passione (e sarò ripetitiva lo so) diventa la forza trainante che spinge a superare le sfide, a trovare soluzioni creative e a trasformare il lavoro in un'espressione continua della propria creatività.
Parliamoci chiaro, lavorare nei giorni liberi è un'arma a doppio taglio per i designer creativi, su questo non c'è dubbio. La libertà di decidere quando lavorare offre flessibilità, ma può anche portare a una gestione del tempo scorretta. La natura imprevedibile della creatività impone una presenza costante del lavoro nella mente del creativo. Tuttavia, con la passione come guida, i creativi possono affrontare queste sfide, creando un equilibrio tra libertà e responsabilità che li rende veramente maestri del loro mestiere.
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